Il patteggiamento dell'ente: profili applicativi nel caso Mose
Il d.lgs. 231/2001 prevede la possibilità per l'ente di concludere il procedimento penale attraverso la scelta di riti speciali come l'applicazione della pena su richiesta delle parti, così come disciplinato per l'imputato persona fisica.
Ed anche nel caso dell'ente sono previsti benefici volti a contenere e ridurre la sanzione inflitta, consentendo alla società di concludere il procedimento penale in termini più brevi rispetto al giudizio ordinario.
Il processo Mose ha coinvolto, dopo le persone fisiche, anche gli enti che a vario titolo si occupavano della costruzione e manutenzione di tale imponente opera.
La maggior parte di queste ha scelto di definire la propria posizione processuale attraverso l'applicazione della pena su richiesta delle parti, così come previsto dall'art. 63, d.lgs. 231/2001.
Nel presente scritto, dopo una preliminare e necessaria analisi in merito ai fondamenti per addebitare la responsabilità penale all'ente, verranno prima analizzati i presupposti affinché l'ente possa accedere a tale rito e successivamente verrà illustrato il Modello di Organizzazione Gestione e la vicenda processuale – conclusasi appunto con un rito alternativo – di una delle maggiori società che operavano all'interno del cd. gruppo Mose.
di Francesco Martin
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